Dott. Paolo Isola

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Laurea in Medicina e Chirurgica presso l’Università degli Studi di Milano il 18 Marzo 1991.

Specialità in Ortopedia e Traumatologia CEE  presso l’Università degli Studi di Parma.

Nel Gennaio del 1995 ha frequentato per sei mesi la Clinica Ortopedica dell’Università degli Studi di Bologna presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli, ove si è interessato di Biomeccanica, partecipando all’attività di ricerca e di sala operatoria, oltre che ambulatoriale, della sezione del ginocchio, diretta dal Prof M. Marcacci.

Continue attività di studio c/o Istituti esteri per l’affinamento delle attività chirurgiche.

Sin dal 1993 ha preso parte pioneristicamente, e quindi quasi annualmente fino al 1998, al progetto chirurgico ONLUS della Clinica Ortopedica di Parma (diretta dal Prof E. Rinaldi), rivolto al trattamento delle malformazioni ortopediche dell’età evolutiva e particolarmente del piede torto congenito, in Bangladesh.

Svolge attività chirurgica all’Ospedale di Piacenza come:

  • Responsabile del Centro di Riferimento Protesi d’Anca per via anteriore A.M.I.S.
  • Specialista in Chirurgia Artroscopica Spalla e Ginocchio
  • Interventi di chirurgia mininvasiva di ricostruzione del Legamento Crociato Anteriore con Legamento Artificiale LARRICOSTRUZIONE DEL LEGAMENTO CROCIATO ANTERIOREIL LEGAMENTO ARTIFICALE LARS
  • Le tecniche ricostruttive sono molteplici e possono basarsi sull’autotrapianto tendineo (tecnica biologica), trapianto tendineo da donatore o sull’impianto di legamenti sintetici.

 ULTERIORI ATTIVITÀ CHIRURGICHE SVOLTE IN OSPEDALE E IN AMBULATORIO CHIRURGICO 

  • Dito a Scatto: Tenolisi flessori
  • Morbo di De Quervain: Tenolisi estensori
  • Morbo di Dupuytren: Aponeurectomia selettiva

SINDROME DEL TUNNEL CARPALE CON TECNICA MININVASIVA - OPERAZIONE INNOVATIVA DI CHIRURGIA DELLA MANO 

Innanzi tutto cos'è la sindrome del tunnel carpale? Parliamo della compressione di un nervo della mano che provoca un fastidioso formicolio notturno delle prime dita della mano che, se non curato per tempo, può trasformarsi debolezza dei muscoli diretti al pollice, dolore a volte insopportabile ed estrema difficoltà nell'afferrare gli oggetti.

Nell'intervento chirurgico viene allargato il canale attraverso la sezione del legamento traverso del carpo e la tecnica mini-invasiva consente di non incidere la cute ed il sottocute così da avviare un recupero rapido. L’intervento è generalmente breve ed eseguito in anestesia locale. Viene praticata un'incisione cutanea di 1 cm a livello del polso, introducendo poi una guida scanalata sotto il legamento traverso del carpo e preservando il nervo mediano che in questo modo non risulterà compresso, per un recupero completo della mano nell'arco di 2-3 settimane.

ROTTURA DEL LEGAMENTO CROCIATO ANTERIORE: un avvenimento frequente nel mondo sportivo 

Il legamento crociato anteriore, anche abbreviato in LCA, è uno dei quattro legamenti che garantiscono la stabilità del ginocchio. Questo legamento impedisce lo spostamento anteriore del ginocchio e la rotazione della gamba rispetto alla coscia.

Come può lesionarsi? In se guito ad una distorsione del ginocchio, ma anche per un'eccessiva iperestensione o iperflessione, o in seguito ad un trauma laterale. La rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio è un trauma di notevole impatto sull’attività sportiva e quotidiana. La poca vascolarizzazione e l'essere circondato da liquido sinoviale danno al legamento crociato anteriore una scarsa capacità di guarigione, utilizzando il solo trattamento conservativo con conseguenze sgradite sia sull’attività agonistica che su quella amatoriale, anche a seguito della ricostruzione chirurgica e dal relativo lungo periodo di inattività. Attualmente la ricostruzione del legamento crociato anteriore avviene per via artroscopica, posizionando nel ginocchio un nuovo legamento nel punto in cui era presente quello precedente, fissandolo al femore e alla tibia con delle viti.

PROTESI D'ANCA - QUANDO È NECESSARIA LA PROTESI ALL'ANCA

Obiettivo di un intervento di protesi all'anca è eliminare o ridurre drasticamente i sintomi dolorosi e consentire una buona funzionalità dell'articolazione trattata. È consigliata su pazienti con dolore intenso, talvolta invalidante, dovuto all'usura totale della cartilagine articolare, laddove anche gli altri trattamenti terapeutici non producano più alcun benefico effetto. Patologie in cui è indicata una protesi totale di anca sono generalmente l'artrosi primaria o secondaria (anca displasica, post-traumatica), l'artrite reumatoide, l'osteonecrosi della testa del femore e le artropatie autoimmuni e metaboliche (gotta, psoriasi, ecc…).

TECNICA MINIVASIVA A.M.I.S.  - UN INTERVENTO DI PROTESI D'ANCA MININVASIVO E TEMPI DI RECUPERO PIÙ BREVI

La via d’accesso anteriore A.M.I.S. (Anterior Minimally Invasive Surgery) è una tecnica chirurgica mini invasiva che si pone l'obiettivo di preservare realmente muscoli e nervi. Con questa tecnica operatoria non vengono sezionati i tessuti muscolari, con i seguenti vantaggi:

  • Diminuzione del dolore post-operatorio
  • Riabilitazione in tempi brevi
  • Ridotta permanenza ospedaliera
  • Cicatrice cutanea ridotta
  • Precoce ripresa delle attività quotidiane
  • Minor perdita di sangue
  • Riduzione del rischio di dislocazione/lussazione
  • Diminuzione del dolore post-operatorio
  • Prevenzione della zoppia

ARTROSCOPIA DELLE ARTICOLAZIONITECNICA MININVASIVA PER OPERARE SPALLA E GINOCCHIO

Chirurgia Artroscopica della Spalla:
Permette di accorciare notevolmente i tempi di recupero rispetto ad un'operazione chirurgica classica e ciò si rivela un vantaggio notevole per quanto riguarda la qualità della vita del paziente, specie considerando l'indispensabilità della spalla nel muovere il braccio e svolgere, quindi, in modo autonomo una grossa parte delle attività quotidiane.

Chirurgia Artroscopica del Ginocchio:
L'artroscopia del ginocchio consente di esaminare in modo molto più dettagliato le strutture che si trovano all'interno dell'articolazione. Il grande vantaggio degli interventi artroscopici è anche e soprattutto il trauma notevolmente ridotto dei tessuti sani adiacenti all'area soggetta all'intervento chirurgico, che si traduce in meno dolore post operatorio e nella possibilità di non essere ospedalizzati.

L’approccio anteriore è l’unica tecnica che riduce nettamente il rischio di danneggiamento delle strutture periarticolari come muscoli, tendini, vasi sanguigni e nervi.

INFILTRAZIONI ARTICOLARI E PERIARTICOLARI

TERAPIA INFILTRATIVA DELLE ARTICOLAZIONI

Negli ultimi decenni la terapia infiltrativa articolare si è affermata nel trattamento di numerose patologie dell’apparato locomotore, grazie alla sua notevole efficacia e al suo effetto prolungato nel tempo.

I farmaci impiegati nelle infiltrazioni articolari sono acido ialuronico, cortisonici, anestetici locali, fattori di crescita piastrinici. La terapia infiltrativa articolare permette in molti casi di ritardare o persino evitare il trattamento chirurgico.

Infiltrazioni con Cortisonici:
Le infiltrazioni con cortisonici hanno lo scopo di trattare l'infiammazione dell’articolazione.
Hanno perciò un effetto temporaneo nei casi di degenerazione causata da artrosi mentre possono essere curativi nei casi post traumatici.

Infiltrazioni con Acido Ialuronico:
L'effetto delle infiltrazioni di acido ialuronico è sia anti infiammatorio che lubrificante.
L’acido ialuronico è un componente essenziale del liquido sinoviale e che lubrifica normalmente le articolazioni.
L'artrosi, nelle fasi iniziali dell'infiammazione, tende ad alterare il contenuto di acido ialuronico andando quindi a ridurre la capacità lubrificante del liquido articolare.

Esistono diverse tipologie di acido ialuronico, con differente peso molecolare e viscosità. La scelta della tipologia di sostanza dipende dal problema del paziente e dalle dovute valutazioni del medico curante.

INFILTRAZIONI DI CORTISONE E ACIDO IALURONICO

COME SI SVOLGONO LE INFILTRAZIONI?

Le principali indicazioni della terapia infiltrativa articolare sono le patologie articolari (artrosi, artriti non infettive, condropatie) e le patologie delle strutture peri-articolari (borsiti, capsuliti, fasciti, entesopatie, tendiniti, ecc).

La terapia infiltrativa è atta a ridurre i sintomi del dolore all'anca, ginocchio, spalla, faccette articolari lombari e cervicali, piccole articolazioni della mano e del piede ed è consigliata ai pazienti affetti da dolore articolare di natura artrosica o reumatica che necessitano di ridurre l’infiammazione o nutrire la cartilagine e la sinovia.

L'infiltrazione si esegue iniettando il farmaco nel punto d'accesso, precedentemente disinfettato. Il paziente è solitamente seduto o sdraiato e dopo pochi minuti dall’infiltrazione è possibile l'asciare l'ambulatorio sia camminando che guidando. L’articolazione va poi mantenuta a riposo per almeno 24 ore.

La procedura può essere eseguita in regime ambulatoriale.

PERCHÉ ESEGUIRLE?

Le terapie infiltrative consentono di ottenere numerosi benefici, tra cui:

  • Ridurre il dolore
  • Contrastare l’infiammazione riducendo la flogosi e il versamento articolare
  • Lubrificare l’articolazione grazie alla viscosupplementazione
  • Rallentare la degenerazione dei capi ossei
  • Migliorare la funzione dell’articolazione (aumento del ROM = Range of Motion)
  • Ritardare o sostituire il ricorso alla chirurgia

 


Documenti

Documentazione scientifica